Sviluppatori Free Lance di Applicazioni Mobile
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Scegliete la Professionalità e la Cortesia, Scegliete la Serenità

Sviluppatori free lance di applicazioni mobile per smartphone e iPad (phone, android, etc..) guida fiscale e vademecum 2.0

Step 2.0. Esaminiano in sintesi, per un primo pratico approccio, il caso di un soggetto, persona fisica, che svolge diverse attività, a cui corrispondono diverse entrate, in regime di partita iva.

Premesso, non parliamo di reddito di impresa prodotto attraverso forma giuridica delle società di capitali (srl, spa, sapa, srls, srlcr) e/o di persone (snc, sas, ss), oggetto di un prossimo intervento (il 3.0).

Nostro orientamento è e sarà sempre quello di consentire un risparmio lecito di imposta, di contributi e di oneri camerali, evitando inutili sprechi.


CODICE ATTIVITÀ

Si individua il prevalente, è si possono comunicare alla Agenzia delle Entrate gli altri accessori, i principali sono:

74.10.21 disegnatori grafici di pagine web

62.02.00 consulenza informatica per l’integrazione dell’hardware e del software

63.12.00 portali web gestione

62.09.09 altri servizi connessi alle tecnologie

62.02.02 consulenza per installazione software ed hardware

62.01.00 programmazione di software personalizzato


CCIAA

Consigliamo di configurare l’attività sulla figura del  lavoratore autonomo, tradotto: libero professionista. evitando l’iscrizione alla CCIAA (camera di commercio, industria, agricoltura, artigianato), il che fa si, che si risparmiano €. 88,00 all’anno (quota annuale di una ditta individuale di diritto camerale).

Caso Utile: ad un nostro cliente lavoratore autonomo un addetto della banca non voleva aprire conto corrente come professionista,  vincolandone l’apertura ad una preventiva iscrizione alla camera di commercio. Abbiamo fatto presente che, un lavoratore autonomo che presta consulenza non deve iscriversi alla CCIAA, ad esempio: un avvocato commercia? NO. Un commercialista commercia? NO. Un consulente del Lavoro Commercia? NO. Pertanto dieci minuti dopo il cliente aveva il conto corrente aperto.


INPS

Non essendoci l’obbligo di iscriversi al commercio o alla sezione artigiani e non esistendo un cassa privata (tipo cassa forense, inarcassa, et similia) consigliamo la Gestione Separata, si risparmiano di soli contributi fissi oltre 3.000 euro all’anno (vedere foglio di calcolo per individuare risparmio finanziario e previdenziale). Non è detto che non si versano, ma con la Gestione separata se dal conteggio ricavi meno costi ho un utile, allora verso contributi, se non ho un utile non verso. Con la gestione commercio/artigiano, devo versare indipendentemente dal reddito, anche se ho una perdita.

Attenzione, non si deve improvvisare, la contabilità deve essere monitorata e si deve essere seguiti da valido professionista onde evitare di compromettere ogni ipotesi di convenienza contributiva, fiscale e finanziaria.


RITENUTE ALLA FONTE A TITOLO DI ACCONTO

Chi per convenienza o necessità (Rd alto) opta per il regime della partita IVA ordinaria, quando emette fatture verso soggetti titolari a loro volta di partita IVA,  subisce una ritenuta alla fonte a titolo di acconto del 20% (vedete il foglio di calcolo).

La ritenuta è un “paracadute” o “tesoretto”, viene determinata sul compenso “lordo”. Nel corso dell’anno, si sostengono costi deducibili, pertanto, se seguiti, monitorando il reddito passo passo, a fine anno (almeno 8 mesi prima della scadenza per il versamento delle imposte in Unico – giugno/luglio anno successivo a quello oggetto del calcolo di imposta) si determina un reddito imponibile che spesso consente al contribuente di essere a credito e compensare con le ritenute subite, quota parte o tutti i contributi da versare (eventualmente, se il reddito è positivo) e delle imposte (vedere foglio di calcolo). Per questo motivo, spesso conviene il regime ordinario a quello dei minimi.

Il tutto, sempre con un monitoraggio che consente di rispettare gli studi di settore ed il redditometro. Non si improvvisa.


IRAP

In assenza di dipendenti o un’organizzazione strutturata, non si è soggetti all’IRAP.

Considerate, secondo le nostre statiche, del portale e dello Studio, il 70% dei contribuenti scegli il regime dei minimi ed il 30% il regime ordinario, con iscrizione alla gestione separata INPS. Nessuno dei nostri assistiti o utente ha scelto la gestione commercio o artigiana, poiché finanziariamente sono un bagno di sangue,  prevedono il versamento del minimale indipendentemente dal reddito prodotto per un importo superiore ai 3.000 annui (fatta eccezione per il piccolo imprenditore che non è tema di questa diesamina).


REDDITI DI LAVORO AUTONOMO

Sfatiamo il commercio, focus sugli sviluppatori freelance che producono applicazioni. Tali soggetti, di solito svolgono diverse attività, hanno diverse tipologie di entrate. Se avessero solo reddito dalla cessione dei diritti di vendita delle applicazioni create, allora vale la guida 1.0 della passata settimana, oppure la 3.0 se dovessero avviare una impresa con forma giuridica delle società di capitali o di persone (rarissime ad oggi, grazie alle srl under 35 e over 35). Nell’ipotesi, di maggior frequenza, in cui il freelance abbia diverse entrate, adotta i codici visti in precedenza, per i quali applichera’ le regole fiscali per la determinazione del reddito da lavoro autonomo (ricavi da compensi – costi, dichiarazione in unico). In merito al’inquadramento, gli sviluppatori freelance che producono applicazioni   sono lavoratori autonomi, titolari di partita IVA, che consentono a terzi (apple, google, samsung, etc..) di vendere attraverso loro “piattaforme” le proprie applicazioni, intese come opere dell’ingegno. Chi vende è il proprietario/gestore del negozio on line,  il freelance incassa delle royalties. Inquadrata come introiti derivanti dalla cessione di diritti, beni immateriali tutelati dalle norme sul diritto di autore da parte dell’autore o inventore, non conseguiti nell’esercizio di imprese commerciali. La royalties non passa nel reddito del lavoratore autonomo, ma va direttamente indicata in unico (730 se non si titolari di p.i.).

CLASSIFICAZIONE OPERE DELL’INGEGNO

I brevetti  industriali ed i processi, le formule e le informazioni acquisite in campo industriale, scientifico e commerciale, il software, i disegni, le opere d’architettura, le opere letterarie e musicali, i modelli ornamentali di utilità, gli articoli per giornali e riviste.

DOCUMENTAZIONE

I compensi sono certificati da un documento che riporta ammontare lordo del compenso, ammontare delle ritenute effettuate, ammontare netto erogato.


COME DETERMINARE IL REDDITO IMPONIBILE

Il reddito imponibile delle opere d’ingegno corrisponde all’ammontare  dei  proventi percepiti nell’anno d’imposta, in denaro o in natura, ridotto di un importo a titolo di deduzione forfetaria delle spese.

Si tratta di una forfetizzazione dei costi deducibili dal reddito, in quanto non è ammessa la deduzione di spese documentate.

Tale deduzione è pari:

al 25% dei proventi percepiti da soggetti di età superiore a 35 anni, (reddito imponibile 75%)

al 40% dei proventi percepiti da soggetti di età inferiore a 35 anni, (reddito imponibile 60%)

La ritenuta applicata dal sostituto d’imposta, nella misura del 20% sul reddito imponibile, è a titolo d’acconto. Pertanto, solo il 75% o 60% del reddito dichiarato è assoggettato a tassazione e concorre alla formazione del reddito complessivo.


Per capire quale regime fiscale conviene adottare (tra regime dei minimi, ordinario ed art. 13 L. 388/2000), dipende dal soggetto in esame, varia caso per caso, ed un valido consulente può tutelare il cliente e fargli risparmiare fino ad un 25% in termini di uscite finanziarie annue.

Da anni forniamo assistenza in tutta Italia ai titolari di partita Iva, oggi più che mai fornendo un programma contabile in cloud direttamente ai nostri clienti e comunicando con loro in ambiente riservato, criptato, in videochiamate a nostro carico, godendo della partnership di Passepartout S.p.a.

Per capire senza nostra assistenza quale regime fiscale adottare puoi scaricare il foglio di calcolo gratuito

Effettua download foglio di calcolo gratuito

primo-contattoOgni titolare di partita iva deve applicare in modo corretto il principio dell’inerenza contabile, giustificando ogni uscita finanziarie correlata alla propria attività con documentazione fiscale (es: fatture, ricevute, schede carburanti, estratti di cc bancari, etc..). Pertanto, ogni sviluppatore freelance, consulente informatico, web designer etc.. avrà un proprio esoscheletro di ricavi ed uno di costi, che una volta individuato, (SAGGIAMENTE PRIMA DI APRIRE PARTITA IVA O IN CORSO D’ANNO, VARIANDO REGIME ANCHE SOLO NEL RISPETTO DEL COMPORTAMENTO CONCLUDENTE A TUTELA DEL CONTRIBUENTE, MA PRIMA DELLE DICHIARAZIONI IVA E/O DEI REDDITTI) consentirà di individuare la scelta con maggior convenienza, in termini fiscali, contributivi e previdenziali.

Per assistenza e per essere tutelati e seguiti con professionalità e tariffe sostenibili clicca qui

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